Introduzione
Oltre che doveroso, oggi è concretamente possibile indirizzare in modo etico le attività economiche e finanziarie.
Ciò rappresenta per gli Enti di natura religiosa una sfida e un’opportunità.
In questa luce, il presente documento vuole essere un invito della Chiesa italiana a continuare il coraggioso cammino verso la trasparenza e l’informazione sulle attività economiche.
Ciò non solo è coerente con gli insegnamenti evangelici ma è “atto dovuto” per chi vive di carità o di fondi pubblici, e diventa responsabilità ancora più impellente per prevenire forme di cattiva gestione dei beni economici e degli scandali che ne conseguirebbero.
Ci auguriamo che questo documento sia un riferimento di orientamento e guida per gli Enti religiosi e i loro amministratori, chiamati a gestire i beni economici al meglio, secondo finalità eticamente sostenibili e orientate ai principi del Vangelo.
Roma, 25 febbraio 2020
S.E. Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli
Arcivescovo di Gorizia, Presidente
Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute
S.E. Mons. Filippo Santoro
Arcivescovo di Taranto, Presidente
Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace